Un grazie particolare al giornalista Daniele Miccioni  che sulla Gazzetta dello Sport  ha ricordato uno dei pesci più pregiati del nostro mare: il tonno rosso. Su “GazzaGolosa” mi intervista su alcuni aspetti forse meno noti di questa specie e sulla sua sostenibilità e sul suo allevamento. Tra gli intervistati anche il Direttore di Federcoopesca Gilberto Ferrari che fornisce anticipazioni in merito ad un importante progetto di innovazione tutto italiano per la produzione e valorizzazione di questa specie. E poi l’intervento dello chef Ciccio Sultano, bistellato del Duomo di Ragusa, che racconta il suo segreto per una conserva di tonno rosso perfetta con “un occhio alla tradizione e uno al futuro” e parala della sua collaborazione con l’industria conserviera. E fortunatamente in Italia ci sono ancora produttori di eccellenza di conserve di tonno rosso e potranno tramandare i loro segreti solo se noi consumatori riscopriremo questo meraviglioso prodotto.

Se possibile e quando lo trovate in vendita assaggiate o comprate il “tonno rosso”, il tonno che tutto il mondo ci riconosce come il migliore e che vive anche nel nostro mare. Spesso viene criticato ingiustamente il ristoratore o il consumatore che fa questa scelta soprattutto mettendo in discussione il suo senso di responsabilità e sostenibilità ambientale. Ma al contrario di quanto si pensi  e grazie ad una buona politica di gestione di questa risorsa a livello internazionale in questi ultimi anni anche il tonno rosso è ritornato a ripopolare il nostro mare e i nostri pescatori hanno un determinato quantitativo a disposizione per la loro attività di pesca e tutto il prodotto pescato viene tracciato grazie ad un certificato di cattura convalidato dalla Guardia Costiera.

Dunque acquistare il tonno pescato regolarmente significa preservare un settore produttivo che altrimenti si estinguerebbe e anche privare tutti gli appassionati di questo pesce di riassaporarne o conoscerne il suo gusto unico.

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